Pastore dei pirenei a pelo lungo

Pastore dei pirenei a pelo lungo

Storia

Di umili origini, era praticamente sconosciuto dalla cinofilia ufficiale fino all’inizio del XX° secolo. Il suo tipo varia in modo abbastanza considerevole da una valle all’altra; la sua struttura, il suo mantello possono essere molto diversi, ma il suo carattere e il suo comportamento non differiscono mai. Fra il 1921 e il 1925 venne elaborato il suo primo standard ufficiale da Bernard Sénac-Lagrange. Fu modificato prima sotto la sua presidenza, poi sotto quella di Charles Duconte (1954-1986), di Guy_Jean Mansencal (1986-2000) e di Alain Pécoult (dal 2000…..)

Aspetto Generale

Cane che sotto una minima taglia e peso mostra una massima vitalità. Un’espressione sempre attenta, uno sguardo intelligente e sospettoso, uniti a una grande vivacità di movimento, danno a questo cane un aspetto caratteristico ineguagliabile.

CODICE FCI 141
GRUPPO 1 – CANI DA PASTORE E BOVARI (ESCLUSI BOVARI SVIZZERI)
SEZIONE 1A – CANI DA PASTORE

Riproduzione Selezionata

QUALIFICA MORFOLOGICA MINIMA MASCHIO  – Eccellente in raduno

QUALIFICA MORFOLOGICA MINIMA FEMMINA – Eccellente in raduno

PATOLOGIA HD: A,B.

Standard cane da pastore dei pirenei P/L

Standard F.C.I. N° 141/25.05.2009/ F

ORIGINE: Francia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD D’ORIGINE IN VIGORE: 26.05.2009

UTILIZZO: Cane da pastore utilizzato nelle fattorie e nei pascoli pirenaici.

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 1  Cani da pastore e bovari (escluso cani da montagna e
Bovari svizzeri).
Sezione 1 Cane da pastore.
Con prova di lavoro.

BREVI CENNI STORICI: Di umili origini, praticamente sconosciuto alla cinofilia ufficiale fino all’inizio del XX° secolo. Il suo tipo varia abbastanza considerevolmente da una vallata ad un’altra, la taglia, il mantello, possono essere molto differenti ma il carattere e il comportamento invece non cambiano mai. È tra il 1921 e il 1925 che viene elaborato il primo standard ufficiale grazie a M. Bernard Sénac-Lagrange. E’ poi stato modificato sotto la sua Presidenza e in seguito sotto quella di M. Charles Duconte (1954-1986), di M. Guy-Jean Mansencal (1986-2000) e di M. Alain Pécoult (2000-….) con la stretta collaborazione dal 2001 di M. Raymond Triquet.

ASPETTO GENERALE: Cane che sotto un minimo di taglia e di peso denota un massimo influsso nervoso. Una fisionomia sempre in attenzione, un’aria furba e diffidente unita ad una grande vivacità di movimento danno a questo cane un’andatura caratteristica non paragonabile a nessun’altra.

PROPORZIONI IMPORTANTI:
Il cranio è più o meno lungo quanto largo.
 Il muso è più corto del cranio in un rapporto di muso 2, cranio 3.
 La lunghezza del corpo è superiore all’altezza al garrese.
 La distanza del gomito dal suolo è superiore alla metà dell’altezza al garrese.

COMPORTAMENTO / CARATTERE: E’ un piccolo cane, coraggioso, attivo, capace d’iniziativa e completamente devoto al padrone. Ha un carattere caparbio e in genere è necessario un polso fermo per poter canalizzare la sua energia ed ottenere il meglio dalla sua intelligenza e dalla sua vivacità. È spesso diffidente verso gli estranei.

TESTA: Nella sua forma generale è triangolare.

REGIONE CRANICA:
Cranio: Mediamente sviluppato, pressoché piatto, con un solco centrale leggermente in rilievo, si arrotonda armoniosamente sui lati con una protuberanza occipitale poco pronunciata. E’ circa largo quanto lungo. La sua parte anteriore si collega con una dolce pendenza al muso.

Stop: E’ poco marcato.

REGIONE FACCIALE:
Tartufo: Nero.
Muso: Dritto, un po’ più corto del cranio che va ad assottigliarsi a forma di cono anche se la sua estremità non è appuntita.
Labbra: Poco spesse, ricoprono perfettamente la mascella inferiore e non presentano alcuna commessura apparente. Sia il loro bordo che il palato sono neri o fortemente marchiati di nero.
Mascelle/Denti: La dentatura deve essere completa. I canini sono forti. La chiusura è a forbice (gli incisivi superiori ricoprono gli incisivi inferiori senza perdita di contatto). La chiusura a tenaglia (estremità con estremità) è ammessa.
Occhi: Sono espressivi, leggermente a mandorla e di colore bruno scuro. Non devono essere ne’ prominenti ne’ troppo infossati. Gli occhi discromici sono ammessi per i cani con mantello blu, mescolato al nero (arlecchino o grigio ardesia) dei quali sono spesso una caratteristica. Le palpebre sono bordate di nero qualunque sia il colore del mantello.
Orecchie: Devono essere abbastanza piccole, moderatamente larghe alla base e piazzate non troppo vicine l’una all’altra sulla sommità del cranio ma neanche troppo distaccate. Sono triangolari, fini e terminanti a punta, che ricadono, piatte, molto mobili. Se il cane è in attenzione, viste di fronte, il loro bordo superiore prolunga sensibilmente la linea trasversale del cranio. Possono essere anche parzialmente drizzate; in questo caso la parte inferiore deve essere tesa e mobile. Idealmente il terzo superiore o la metà dell’orecchio devono ricadere in avanti oppure di lato in maniera simmetrica in entrambe le orecchie.

COLLO: Piuttosto lungo, abbastanza muscoloso, che esce bene dalle spalle.

CORPO: L’ossatura è solida senza essere pesante, la muscolatura asciutta.
Linea superiore: Ben tesa.
Garrese: Ben evidente.
Dorso: Abbastanza lungo e solido.
Rene: Corto e leggermente arcuato anche perché il pelo è spesso molto più folto sul posteriore e sulla groppa.
Groppa: Piuttosto corta e abbastanza obliqua.
Torace: Mediamente sviluppato, scende a livello del gomito. Le costole sono leggermente arrotondate.
Fianco: Poco disceso.

CODA: Ben frangiata, non troppo lunga, attaccata piuttosto bassa e che forma un gancio alla sua estremità. Quando il cane è in attenzione, in generale, essa sorpassa appena la linea del dorso, tuttavia può curvarsi in avanti. Nei paesi dove la pratica non è proibita dalla legge, alcune code sono tagliate. Coda rudimentale ammessa.
ARTI:
ARTI ANTERIORI: In appiombo, asciutti, nervosi, ben frangiati.
Spalla: Abbastanza lunga, mediamente obliqua.
Braccio: Obliquo e di media lunghezza.
Avambraccio: Dritto.
Carpo: Evidente l’articolazione del polso.
Metacarpo: Leggermente obliquo visto di profilo.
Piede: Asciutto, abbastanza piatto, di un ovale accentuato. I polpastrelli sono scuri. Le unghie, piccole e dure, sono ricoperte di pelo che troviamo anche sotto il piede, tra i tubercoli.

ARTI POSTERIORI: Le angolazioni sono abbastanza chiuse. I cani a pelo semi-lungo hanno gli arti sprovvisti di frange.
Coscia: Non troppo lunga e mediamente obliqua, ben muscolosa, tornita.
Grassella (ginocchio): Ben angolata e in asse con il corpo.
Gamba: Abbastanza lunga ed obliqua.
Garretto: Asciutto, piazzato basso e ben angolato. I garretti sono a volte leggermente chiusi.
Metatarso: Verticale o leggermente obliquo in avanti.
Piede: Asciutto, abbastanza piatto, di un ovale accentuato. I polpastrelli sono scuri. Le unghie, piccole e dure, sono ricoperte dal pelo che troviamo anche sotto il piede, fra i tubercoli.
Speroni: Gli arti posteriori possono o no avere degli speroni semplici o doppi.

ANDATURA: Al passo, il Pastore dei Pirenei, ha un’andatura abbastanza ridotta. Il trotto, andatura preferita dal Pastore dei Pirenei, deve essere franco e vigoroso. Al piccolo trotto la testa è portata un po’ più in alto; al trotto allungato la testa è in linea con il dorso. I piedi non sono mai troppo sollevati, l’andatura è fluida, il cane cammina rasente il suolo.

PELLE: Fine, spesso con macchie scure, qualunque sia il colore del mantello.

MANTELLO:

PELO: Il pelo, lungo o semi-lungo, ma sempre molto ricco, è pressoché liscio o leggermente ondulato, più folto e più lanoso sulla groppa e le cosce, la sua tessitura è una via di mezzo tra il pelo di capra e la lana di pecora. La mescolanza tra il pelo secco e il pelo lanoso può a volte dar luogo, in taluni soggetti, a delle ciocche o corde chiamate “cadenettes” e a volte a delle placche o “matelots” che ricoprono come tegole la groppa e la coscia. Possono esserci delle “cadenettes” anche sul petto o sugli anteriori a livello del gomito. Il muso presenta un pelo più corto e meno folto. Sulla punta e talvolta su tutto il muso è disteso e portato dal davanti all’indietro.
Sui lati e sulle guance il pelo è più lungo e portato “a colpo di vento” dal davanti all’indietro. Gli occhi devono essere ben visibili e non ricoperti dal pelo.

COLORE: Fulvo, più o meno scuro carbonato o no e a volte un po’ di bianco sul petto e sugli arti; grigio più o meno chiaro, spesso con del bianco sulla testa, al petto e agli arti; blu mescolato al nero (arlecchino o blu ardesia). Esistono anche dei mantelli bringées (striati n.d.t.) e dei mantelli neri o neri macchiati di bianco (screziatura limitata). Sono preferibili i colori franchi.

TAGLIA: Maschi:    da 42 a 48 cm.
Femmine: da 40 a 46 cm.
Una tolleranza di 2 cm in più o in meno è ammessa nei soggetti perfettamente in tipo.

DIFETTI: Tutto ciò che si allontana a quanto detto in precedenza deve essere considerato come un difetto che sarà penalizzato in rapporto alla sua gravità e alle sue conseguenze sulla salute e sul benessere del cane.

Aspetto generale:
 Cane pesante, senza vivacità; muscolatura robusta; espressione spenta.
Testa:
 Cranio ogivale, fronte bombata, stop troppo marcato o inesistente.
Muso:
 Quadrato o rettangolare, con mancanza di pigmentazione sul tartufo o sulle labbra.
Occhi:
 Chiari o con espressione stravolta. Bordi delle palpebre depigmentati.
Orecchie:
 Spesse, pesanti che ricadono piatte sui lati della testa, portate in modo asimmetrico.
Collo:
 Tozzo o debole, testa nelle spalle.
Corpo:
 Linea dorsale insellata o curva, cadente, ventre levrettato o cadente.
 Insieme pesante; cane inscrivibile in un quadrato; linea dorsale orizzontale; dorso di carpa; groppa orizzontale.
Coda:
 Coda arrotolata sopra o al di sotto del rene; coda detta “di scoiattolo” (ripiegata in orizzontale sul dorso); vertebre saldate.
Arti anteriori:
 Doppi speroni; difetti nell’appiombo.
Spalla:
 Troppo dritta o troppo corta.
Arti posteriori:
 Angolo del garretto troppo aperto; difetti nell’appiombo.
Piede:
 Piede tozzo; piede di gatto; unghie lunghe; unghie bianche.
Pelo:
 Troppo abbondante sulla testa, soprattutto quando ricopre gli occhi e sul muso quando prende l’aspetto di baffi di grifone. Cattiva tessitura, pelo morbido, filo di ferro, riccioluto o leggermente arricciato. Pelo mancante di densità e di spessore.
Colore:
 Screziature che superano un terzo del mantello. Mantello arlecchino con mancanza di contrasto tra il grigio e il nero o che presenta dei riflessi fulvi. Pelo rado. Mantello nero con focature sulla testa e sugli arti (nero marcato di fulvo).
Andatura:
 Trotto corto o puntato; andatura sollevata.

DIFETTI GRAVI:
Orecchie:
 Orecchie naturali portate dritte.
Coda:
 Coda portata ricurva sul dorso o arrotolata.

DIFETTI ELIMINATORI:
 Cane aggressivo o pauroso.
Colore:
 Mantello bianco o non precisato nello standard.
Tartufo:
 Di un colore diverso dal nero assoluto.
Mascelle:
 Prognatismo superiore o inferiore, o tutte la malformazioni delle mascelle. Assenza di PM1 e di altri due denti. Presenza di canini e molari obbligatori.
Orecchie:
* Naturalmente dritte.
Occhi:
 Occhi discronici nei cani che non siano blu mescolati al nero (arlecchino o grigio ardesia). Depigmentati sulle palpebre. Occhio giallo chiaro.
Coda:
* Coda molle che ricade verticalmente.
Pelo:
* Frisé.
Colore:
* Pelo bianco o non descritto dallo standard; screziatura superiore a 1/3 del mantello per i cani di colore nero.
Taglia:
 Fuori dai limiti.

Tutti i cani che presentano in modo evidente delle anomalie di ordine fisico o comportamentale saranno squalificati.

N.B.: I maschi devono avere i due testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.